ARTICOLI E NOTIZIE SULL'INCESTO E LA PEDOFILIA E COME COMBATTERLI.

venerdì 30 aprile 2010

PEDOFILIA: ARRESTATO GALLERISTA TADINI A MILANO

PEDOFILIA: ARRESTATO GALLERISTA TADINI A MILANO

AGI) - Milano, 29 apr. - Il gallerista Francesco Giuseppe Tadini, figlio di Emilio, e' stato arrestato questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Milano con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico e per aver consumato un rapporto sessuale con una prostituta sedicenne. Secondo qaunto e' emerso dalle indagini l'uomo conservata nel suo computer oltre 1migliaia di immagini e 50 video che raffiguravano minorenni mentre venivano costretti a subire atti sessuali. Tadini era rimasto coinvolto nei mesi scorsi in un'indagine su gruppi di albanesi e romeni che erano attivi nello sfruttamento della prostituzione di ragazze straniere, anche minorenni. Nel computer di Tadini, sono state trovate circa 1.250 fotografie di contenuto pedopornografico, oltre a molti video. Nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Micaele Curami, gli si contesta di aver scaricato immagini e filmati che ritraggono anche bambini di 10 anni ripresi in posizioni erotiche, in atti di autoerotismo, sadici, oltre a scene di sevizie con bimbi legati con funi. Il gallerista si e' difeso spiegando di aver detenuto quel materiale per interesse culturale riguardo al disagio e alle sacche di poverta' sociali. Era gia' indagato nell'ambito di un'inchiesta del pm Antonio Sangermano, lo stesso che ne ha chiesto e ottenuto l'arresto dal gip Micaela Curami, sullo sfruttamento della prostituzione. Indagine che aveva portato il 26 gennaio scorso a 11 arresti di romeni, albanesi e di un italiano accusati di aver gestito un giro di prostitute rom tra Milano e Pavia. Al gallerista viene contestato anche di avere avuto rapporti sessuali con una ragazzina che aveva meno di 16 anni il 21 dicembre scorso incontrata in via Vincenzo Russo, nel capoluogo lombardo, e pagata con 500 euro. Tadini si e' difeso dicendo pero' che la ragazza gli sembrava maggiorenne. Secondo la Procura, il gallerista avrebbe anche cercato, attraverso intermediari, di avere incontri con bambine di 3 anni e di 10 anni, incontri che pero' non ci sono mai stati. I fatti contestati all'arrestato vanno dal dicembre al gennaio scorso.
(AGI) .
http://www.agi.it/cronaca/notizie/201004291703-cro-rt10228-pedofilia_arrestato_gallerista_tadini_a_milano

sabato 10 aprile 2010

Un pedofilo condannato per aver abusato della sua bambina di tre anni e per minacce alla moglie è stato arrestato a Londra

Pedofilo italiano preso a Londra
9/4/2010
La moglie l'aveva denunciato in tv

Un pedofilo condannato per aver abusato della sua bambina di tre anni e per minacce alla moglie è stato arrestato a Londra dai carabinieri di Monza. L'uomo, Gianluca Falduto, 34 anni, era latitante da quando la sentenza era diventata definitiva. La moglie aveva lanciato un appello su Internet e a una trasmissione televisiva per la sua cattura. La donna aveva chiesto che chiunque l'avesse visto avvertisse subito le forze dell'ordine.




La moglie aveva scoperto che l'uomo aveva abusato della loro bambina dopo che la sorella e il cognato le avevano indicato atteggiamenti sessualizzati nella piccola (mimava l'atto sessuale).

Così aveva denunciato il marito, ed erano seguiti il processo e la condanna a 6 anni e due mesi nel febbraio 2003. Poi, dopo la conferma definitiva della sentenza da parte della Corte di Cassazione nell'ottobre del 2009, Gianluca Falduto era sparito.

Nel frattempo la donna aveva scoperto anche che l’ex imprenditore edile di origine calabrese aveva anche fondato un gruppo su Facebook (probabilmente con scopi di lucro). Il gruppo in questione si chiamava "Regala un click ad un bimbo sordo".

"Quando mi sono accorta che agiva anche su quel social network e che poteva quindi adescare altri bimbi mi sono detta che dovevo fare qualcosa per avvertire tutte le altre potenziali vittime”; ha raccontato la donna. Così, ha stampato diversi manifesti con nome, cognome e fotografia dell’ex marito latitante. Poi si è attivata con messaggi sul Web e alla trasmissione Chi l'ha visto?. "Se qualcuno lo vede, se chiede ospitalità in un albergo, se si rivolge a qualcuno in cerca di lavoro, avvertite la Polizia o i Carabinieri", aveva detto la donna. Il marito era stato individuato nel suo nascondiglio dalla stessa trasmissione della Rai.

Intercettazioni da brivido
Parlando del suo crimine, nelle intercettazioni, Falduto commentava con frasi del tipo “Eh ma non è mica morto nessuno” e “I bambini non scrivono il copione della propria vita fino agli 11 anni”. Poi altre giustificazioni come : “bisognava farle capire la differenza tra i sessi” ed accuse rivolte alla moglie quali “ma tu non venivi mai a letto con me”.



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo478664.shtml