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martedì 24 novembre 2009

QUANDO I GENITORI SONO MOSTRI

CENTRO DI SOLIDARIETA' CRISTIANA




QUANDO I GENITORI SONO MOSTRI

Riflessione di Rebecca Oren, esperta in problemi familiari e sociali

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LA STORIA DI ANNA SU MATTINO 5
19 Novembre 2009

Federica Panicucci intervista una ragazza che per anni ha subito orribili violenza a casa sua
da parte del padre, fratello e uomini estranei, con la complicità della madre.

Federica legge qualche rigo della lettera che Anna ha scritto a sua madre;
"Una madre non entra in una stanza dove c'è la figlia chinata sul padre e dice fate piano
perché devo dormire, una madre non se ne va, una madre salva sua figlia.
Tu non sei una madre, non so cosa sei, ma sono sicura che non sei una madre"

Ecco che Anna inizia a raccontare; su padre ha cominciato a picchiarla e violentarla
quando lei frequentava l'asilo, non ricorda bene se aveva 3, 4, 5 anni.
Quando era piccola gli abusi avvenivano una volta la mese, poi col passare degli anni,
sono diventati giornalieri, non solo iniziando da quando frequentava le elementari fino
alle superiori, tornando da scuola, trovava un uomo nella sua stanza,
con il quale si concedeva dopo che la madre chiudeva la porta.
I genitori contattavano questi uomini estrani con cui la figlia andava.
La madre sapeva, vedeva, sentiva e faceva finta di nulla.
Un giorno Anna aveva 8 anni ed aveva dei lividi, la madre gli dice di coprirsi,
perché se la vede la maestra, lei e suo padre vanno in carcere, mentre lei e il fratello vanno
a finire in un orfanotrofio, ma mentre suo fratello si salverà, qualcuno lo prenderà,
lei non si salverà, nessuno può volerla.
Ogni volta che la madre vedeva Anna violentata dal padre, era come offesa, tanto
che Anna doveva chiederle scusa e cercare di fare qualcosa per avere un suo saluto.
Quindi sua madre ha pure questo aspetto silenzioso ed offeso.

Suo fratello sapeva degli abusi, e credeva fossero cose normali, ecco che una volta
è costretto anche lui ad abusare della sorella, perché glielo chiede il padre,
poi però non accade più.


Anna subira queste violenze, fino al giorno in cui scapperà di casa, dopo aver trovato
delle persone che hanno capito il suo problema.
Anna è salva, sta bene, però è stata per 4 anni dallo psicologo, che l'ha aiutata a
rimuovere i sensi di colpa.

Anna dice che dall'inizio gli abusi da parte del padre gli sembravano cose anormali,
specialmente quando alle elementari, sentiva le altre bambine raccontare quello
che facevano con i genitori, come che il fine settimana andavano al mare.
Comunque Anna credeva che gli abusi che subiva erano cose che si fanno normalmentein famiglia.
Anna non poteva ribbellarsi e nemmeno piangere, il padre la picchiava,
e avrebbe peggiorato le cose, quindi Anna accettava tutto questo in silenzio.

Questa è la storia , per molti spetti è incredibile, un esempio; i bambini piccoli se vogliono
un giocattolo o un dolcetto, piangono, e se i genitori li picchiano, piangono più forte.
Non è normale che una bambina di 3 anni abbia rapporti sessuali con il padre che
la picchia per violentarla, e poi vive e cresce normalmente, mangia, va a scuola cresce.
Ci sono bambini che in situazioni famigliari dolorose, lutti, miseria, ed altro, non mangiano,
non studiano e non giocano, sono traumatizzati.
Come è possibile che Anna ha sopportato che il padre la picchi, la violenti la minacci,
come è possibile che Anna si faccia stuprare dal fratello, e poi da estranei ?
Come gestiva Anna la sua intimità, a 3 anni come si può capire di pulizia intima?
Quindi la piccina aveva le sue parti intime sporche e maleodoranti, non sappiamo
se la madre la lavava, povera bambina ha rischiato malattie ed infezioni.
Anna si è trovata in competizione con la madre, tradiva sua madre, andava a letto con
il marito di suo madre, Anna era l'amante di suo padre, sempre costretta ad esserlo.
Tutto questo non è normale, Anna è una bambina particolare, eppure chiede scusa
alla madre se la vede insieme al padre ad avere rapporti sessuali, questo chiedere
scusa, dimostra che Anna si sente colpevole, infatti per rimuovere questi sensi di colpa
Anna deve ricorrere allo psicologo.
Anna ha subito un forte trauma, e quindi aveva le idee confuse che le impedivano di reagire,
scappare di casa, parlare con le amiche o altri parenti.
I genitori di Anna sono dei mostri. Speriamo che la legge con loro sia severa perché
quello che hanno fatto non lo fanno nemmeno gli animali, i quali in genere si prendono
cura amorevole verso la loro prole.
L'uomo certe volte è un mostro, l'animale più crudele è pericoloso.

I questi anni stanno venendo allo scoperto molte storie di bambine anche in tenera età
violentate dal padre, sia in Italia che all'estero.
Ci sono molte organizzazioni anti-pedofilia, ma questo problema si risolve solo se in ogni
famiglia regna la religione cristiana, solo il cristianesimo con i suoi principi ed insegnamenti
può salvare i bambini e le famiflie dalla pedofilia e dall'incesto.
Infatti incesto e pedofilia predominano specie in quelle famiglie senza religione,
dove c'è ignoranza, alcolismo,droga e malattie mentali.

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Un abuso familiare
19/11/2009
La drammatica testimonianza di una ragazza che per anni
ha subito violenze sessuali dal padre.


http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=mattino_5&data=2009/11/19&id=12888&from=link

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