ARTICOLI E NOTIZIE SULL'INCESTO E LA PEDOFILIA E COME COMBATTERLI.

martedì 10 marzo 2009

Pedofilia: Grecia, arrestato superiore monastero ortodosso

Pedofilia: Grecia, arrestato superiore monastero ortodosso
10.03.09 16:58 |
Il superiore di un monastero greco-ortodosso di Keratea, nella regione di Atene, è stato arrestato oggi dalla polizia con l'accusa di abusi sessuali su almeno sei minori. Il superiore, 68 anni, è anche sospettato di aver abusato della propria carica per ottenere favori sessuali da altre 15 persone di età non precisata, secondo la polizia greca.

Il religioso era stato denunciato la settimana scorsa da sei ex novizi, di età compresa tra i 18 ed i 34 anni, che avevano soggiornato nel monastero tra il 1988 e il 2007. Secondo un comunicato della polizia, il superiore "esercitava una violenza psicologica" sulle proprie vittime "sfruttando la relazione spirituale di confidenza che si creava con esse".

Il monastero Aghia Skepi di Keratea appartiene ad una comunità ultra-tradizionalista considerata come scismatica dalla Chiesa greco-ortodossa.

http://www.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=106000&rubrica=15

venerdì 6 marzo 2009

BRASILE: BAMBINA DI 9 ANNI VIOLENTATA DAL PATRIGNO ED INCINTA DI DUE GEMELLI

BRASILE: BAMBINA DI 9 ANNI VIOLENTATA DAL PATRIGNO ED INCINTA DI DUE GEMELLI ABORTISCE-IL VESCOVO SCOMUNICA I MEDICI.

Incinta del patrigno a 9 anni
Abortisce: medici scomunicati

| 06/03/2009 |
La storia è delle più orribili: una bimba di appena nove anni, un patrigno 'orco' e una violenza sessuale perpetrata per oltre tre anni. E culminata nella gravidanza della piccola: la bimba è incinta di due gemelli, hanno sentenziato i medici. Una bambina porta in grembo due esserini piccoli piccoli. Poco meno bambini di lei. Per di più frutto di orribili azioni da parte del compagni della mamma.
Una mamma che, per amore della sua piccolina, ha autorizzato l'interruzione di gravidanza e che ora rischia di 'beccarsi' una bella scomunica da parte della Chiesa: perché in Brasile la legge consente gli aborti in caso di stupri, ma la Chiesa no. Oltre alla donna l'arcivescovo di Olinda e Recife, don José Cardoso Sobrinho, scomunicherà anche i medici che hanno praticato l'intervento sulla bimba: secondo lui, infatti, "i medici sono rei di omicidio di due vite innocenti".
E un altro caso molto simile sta sollevando polemiche in Brasile. Una bambina di 11 anni è al settimo mese di gravidanza, anche lei stuprata da un parente stretto con cui è cresciuta dopo l’abbandono della madre. Anche in questo caso la gravidanza è a rischio data l’età immatura. Sia la polizia sia le autorità locali affermano che nessuno ha mai chiesto che fosse praticato un aborto: "Inerzia e disinformazione", dichiara il quotidiano O Globo. La vicenda era nota alle autorità che avrebbero dovuto agire d’ufficio, come prevede la legge.

http://www.libero-news.it/pills/view/8332


il religioso: «La legge di Dio è superiore a qualunque legge umana»
Brasile, bambina stuprata abortisce
Vescovo scomunica i medici: «Crimine»
La piccola di 9 anni violentata dal patrigno. Il Vaticano: «Bene Sobrinho, fatta scelta di morte: hanno peccato»


RECIFE (Brasile) - Scomunica: sentenza inappellabile della Chiesa cattolica brasiliana contro i medici che hanno fatto abortire una bambina di nove anni, stuprata dal patrigno e incinta di due gemelli. L’aborto, ha specificato José Cardoso Sobrinho, arcivescovo di Olinda e Recife, è un crimine agli occhi della Chiesa e la legge degli uomini non può sovrastare quella di Dio. Il patrigno, indagato per violenza sessuale, ha ammesso che abusava della bambina da quando aveva 6 anni e inoltre secondo i sanitari la gravidanza avrebbe comportati gravi rischi per la bambina. La legge brasiliana consente l'aborto in caso di stupro o di problemi per la salute della madre. La bambina, fanno notare i medici, rientrava in ambedue le categorie.
«LEGGE UMANA NON HA VALORE» - Ma l’arcivescovo, esponente dell’ala più integralista della Chiesa brasiliana, è andato all'attacco. «La legge di Dio è superiore a qualunque legge umana - ha proclamato -. Quindi se la legge umana, cioè una legge promulgata dagli uomini, è contraria alla legge di Dio, questa legge umana non ha alcun valore». Tutte le persone che hanno partecipato all'aborto, compresa la madre della bambina (ma non la piccola), sono state scomunicate. Una decisione condannata dal ministro della Salute José Gomes Temporao, che ha parlato di posizione «estremista e inopportuna»: «La questione è legale, la bambina è stata violentata. Il resto è opinione della Chiesa. Sono scioccato per la posizione radicale di questa religione che, nell'affermare a torto di voler difendere una vita, mette un'altra vita in pericolo» ha detto a un programma radiofonico. Il presidente Lula ha definito «conservatore» il comportamento del vescovo, elogiando quello dei medici: «La medicina è su questo punto più corretta della Chiesa, e ha fatto ciò che doveva fare: salvare la bambina».

VATICANO: «GIUSTO» - Il vescovo Sobrinho trova invece appoggio nel Vaticano. «È un tema molto, molto delicato ma la Chiesa non può mai tradire il suo annuncio, che è quello di difendere la vita dal concepimento fino al suo termine naturale, anche di fronte a un dramma umano così forte, come quello della violenza di una bimba - ha detto padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia -. L’annuncio della Chiesa è la difesa della vita e della famiglia, ognuno di noi deve porsi in un atteggiamento di grande rispetto della vita. L’aborto non è una soluzione, è una scorciatoia. La scomunica significa non potersi accostare anche al sacramento della comunione e se una persona è nel peccato e non si confessa, per la Chiesa non può fare la comunione. In questo caso i medici sono fortemente nel peccato perché sono persone attive nel portare avanti l’aborto, questa uccisione. Sono protagonisti di una scelta di morte».

UN ALTRO EPISODIO - Un’altra vicenda molto simile sta sollevando polemiche in Brasile. A Irai, 480 chilometri da Porto Alegre, una bambina di 11 anni è al settimo mese di gravidanza, anche lei stuprata da un parente stretto con cui è cresciuta dopo l’abbandono della madre. Anche in questo caso la gravidanza è a rischio data l’età immatura. Sia la polizia che le autorità locali affermano che nessuno ha mai chiesto che fosse praticato un aborto: «Inerzia e disinformazione» deplora il quotidiano O Globo. La storia era nota e le autorità avrebbero dovuto agire d’ufficio, come prevede la legge. (Apcom)



06 marzo 2009

http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_06/brasile_bambina_incinta_aborto_scomunica_chiesa_cattolica_2bd01fc4-0a45-11de-91a6-00144f02aabc.shtml

Brasile: governo attacca chiesa
Dopo che si e' opposta all'aborto di una bimba stuprata
(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 6 MAR - Il ministro della sanita' brasiliano ha accusato la Chiesa cattolica di avere una pozione ''estremista'' e ''inopportuna''. La chiesa si e' opposta all'aborto di una bambina di 9 anni rimasta incinta per le violenze sessuali subite dal patrigno. Medici di Recife hanno praticato ieri l'aborto dopo aver stabilito che la bambina rischiava la vita se avesse partorito i gemelli che aveva in grembo. Scomunicati i medici, la madre della bimba e altre persone coinvolte nell'aborto.



http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2009/03_marzo/06/brasile_governo_attacca_chiesa,18247672.html



06 marzo 2009
A colpi di scomunica

BRASILE: CHIESA SCOMUNICA RESPONSABILI ABORTO BIMBA STUPRATA ARCIVESCOVO RECIFE, 'SPERIAMO IN LORO PENTIMENTÒ (ANSA) - BRASILIA, 5 MAR - La Chiesa cattolica brasiliana ha oggi scomunicato i medici che qualche giorno fa hanno autorizzato l'aborto ad una bambina di 9 anni rimasta incinta in seguito alle violenze sessuali subite dal patrigno. «Chi ha realizzato l'aborto è stato scomunicato, si spera che queste persone, in un momento di riflessione, si pentano», ha dichiarato alla stampa l'arcivescovo di Recife, Josè Cardoso Sobrinho, mentre un gruppo di avvocati cattolici ha denunciato il caso alla giustizia. Il patrigno della bambina, un uomo di 23 anni di cui non è stato dato il nome, si trova in stato d'arresto da giorni in un carcere dell'entroterra del Pernambuco, in seguito alla confessione di aver stuprato la piccola - la prima volta tre anni fa - e di aver abusato anche della sorella invalida di 14 anni. Alla bambina di 9 anni vengono attualmente somministrati medicinali per indurre un aborto farmaceutico alla gravidanza di due gemelli in seguito agli abusi, ricorda la stampa locale, che da giorni sta seguendo il caso. La vicenda della piccola ha diviso tra l'altro anche i suoi genitori, visto che il padre si è detto contro l'aborto, la madre invece a favore. Livio Moraes, primario presso l'ospedale dell'Università di Pernambuco, ha ricordato che la legge brasiliana «autorizza l'aborto in caso di stupro o pericolo di morte». Rispondendo a tale dichiarazione, l'arcivescovo Sobrinho ha sottolineato che «la legge di Dio è al di sopra della legge umana. Quando una norma promulgata da legislatori umani va contro la legge di Dio perde qualsiasi valore».

BRASILE: ABORTO BIMBA STUPRATA, GOVERNO ATTACCA CHIESA (VEDI 'BRASILE: CHIESA SCOMUNICA...' DELLE 20:40 DI IERI) (ANSA-REUTERS) - RIO DE JANEIRO, 6 MAR - Il ministro della sanità brasiliano ha accusato la Chiesa cattolica di aver adottato una posizione «estremista» e «inopportuna» opponendosi all'aborto di una bambina di nove anni rimasta incinta in seguito alle violenze sessuali subite dal patrigno. Medici di Recife, nel nordest del Paese, hanno praticato ieri l'aborto dopo aver stabilito che la bambina rischiava la vita se avesse portato avanti la gravidanza e partorito i gemelli che aveva in grembo. L'arcivescovo di Recife, Josè Cardoso Sobrinho, ha tuonato contro i medici, accusati di aver violato «la legge di Dio» e li ha scomunicati, assieme alla madre della bambina e ad altre persone coinvolte nell'aborto. «Credo che la posizione della Chiesa sia estremista, radicale e inopportuna», ha detto in nottata il ministro della sanità Jose Gomes Temporao nel corso di un programma radiofonico. «Sono scioccato per la posizione radicale di questa religione che, nell'affermare a torto di voler difendere una vita, mette un'altra vita in pericolo», ha aggiunto. La legge brasiliana autorizza l'aborto in caso di stupro o quando la vita della madre è in pericolo. Medici di Recife hanno praticato ieri l'aborto dopo aver
stabilito che la bambina rischiava la vita se avesse partorito i gemelli che
aveva in grembo. (ANSA-REUTERS).

http://chiesanews.myblog.it/archive/2009/03/06/a-colpi-di-scomunica.html

Testimonianza di Susanna Zanardi, volontaria per “aiutare i bambini” a Teofilo Otoni, in Brasile

Testimonianza di Susanna Zanardi, volontaria per “aiutare i bambini” a Teofilo Otoni, in Brasile


l nostro intervento:

"aiutare i bambini" partecipa alla ristrutturazione di un asilo a favore di bambini di strada, orfani o figli di prostitute di Teofilo Otoni, una cittadina poverissima lungo l'autostrada Rio-Bahia.
Nell'agosto 2005 quattro nostre volontarie, Elena Soffientini, Claudia Zambon, Loredana Battaglia e Susanna Zanardi, si sono recate a Teofilo Otoni per trascorrere un po' di tempo con i bambini coinvolti nel progetto.

Questa è la loro testimonianza:

«Siamo quasi arrivate a Teofilo.
Siamo appena passate in un paesino che sembrava del far west! Qui il paesaggio è infinito, come fisionomia ricorda un po' l'Irlanda (per le collinette e la vastezza), ma i colori sono totalmente diversi: salta subito all'occhio il contrasto tra il verde intensissimo dell'erba e degli alberi sparsi qua e là e il colore della terra, rossissima. Dopo un lungo viaggio in autobus arriviamo a Teofilo, la città è abbastanza brutta, sembra una città messicana povera. Però è viva, il centro è pieno pieno di negozi e di colori.
La nostra casina è esattamente di fronte al Creche Nino, ed è veramente carina. L'arredamento è spartano, ma per la zona in cui siamo sembra di stare in una reggia.
Facciamo colazione con Suor Zoe, che ci parla dei bambini e della missione, ogni tanto le si lucidano gli occhi, ci mette veramente l'anima in quello che fa. La situazione è pessima, il numero di bambini cresce sempre di più, lo Stato non sovvenziona niente (dà 45 reais -15 euro- al mese per ogni bambino). Le bimbe più grandi sono le più preoccupanti perché quando escono dal centro rimangono subito incinte. Decido di darle subito i soldi che mi hanno dato Maurizio e Sara, lei mi dice che il mese scorso non era riuscita a pagare le funzionarie e che aveva chiesto quei soldi in preghiera. Mi abbraccia forte e mi ringrazia, mi chiama "Suzanina" e dice che i soldi li manda la Madonna. Io già piango e siamo al primo giorno. Andiamo bene.

Entriamo nella Casa das meninas. Una quindicina di bambine ci circondano sorridenti e iniziano subito a bombardarci di incomprensibili parole e ci abbracciano. L'impatto è davvero forte ed emozionante.. Le bimbe ci portano a visitare il centro, ognuna sceglie una di noi, cercano in tutti i modi il contatto fisico, una carezza, la mano, un bacio, un abbraccio. E' veramente paz-ze-sco. Mi commuovo per la seconda volta..
Andiamo poi anche dai più piccini, che sono tantissimi. L'odore non è dei migliori, ma l'atmosfera è bella, i bimbi sono tutti sorridenti e giocosi. Ce n'era uno grandicello che piangeva in un angolo, me lo accollo e lo faccio ridere un po'. Pensare che cresceranno tutti senza mamma e papà è più che straziante.

Poi scendiamo a giocare con le bimbe, sono tutte matte.. naturalmente la più peste si incolla a me e cerca di cacciare tutte quelle che si avvicinano, dice che mi vorrebbe come mamma.La cosa allucinante è che ti chiedono affetto e, senza accorgersene, te ne danno il triplo.
Oggi è il giorno delle visite dei genitori (quelli che esistono), la suora dice che è il giorno più brutto perché non viene mai nessuno e chi viene sarebbe meglio che non venisse .

Una sera abbiamo invitato qui a casa nostra 4 delle ragazze piu' grandi, tra cui una di 13 anni che è incinta di 7 mesi. Altra prediletta. Lei mi sconvolge veramente. La guardo e mi impressiono da morire. Ma come è possibile?? ha ancora la faccia di una bimba.chissà com'è successo. Mi verrebbe tanta voglia di portarla via da qui. prima l'ho abbracciata forte, e lei non si staccava più, stavo per crollare.
I giorni passano e inizio a preoccuparmi per la partenza. penso a quando sarò in Italia . mi piacerebbe tantissimo rimanere in contatto con qualcuno che mi tenga informata su questi piccini. e anche sulle ragazze, sono così dolci.

Le facce di questi cuccioli sono la cosa più bella che mi porterò dentro dal Brasile. e nei miei occhi ci sarà sempre un po' dei loro sorrisi..
Prima crisi di pianto. Beh meraviglioso, contando che mancano ben 6 giorni alla partenza. I bambini ormai li conosco tutti bene, Karina ha definitivamente deciso di chiamarmi mamma e Patric quando andiamo via sembra che gli stiano asportando un rene. E a tutto ciò si è aggiunto l'attaccamento delle ragazze, che all'inizio non erano molto fiduciose ma adesso ci amano pazzamente. Oggi una ci ha ringraziato dicendo che abbiamo portato l'allegria.

Il distacco dai bambini è stato veramente uno strazio. Anche salutare i più grandi non è stato facile, sono riscoppiata a piangere quando Patric mi ha sgranato i suoi occhioni neri, dopodichè Pedro e Ana Carolina si sono messi ad asciugarmi le lacrime e a cantarmi la canzoncina di addio. Meravigliosi. Non li dimenticherò mai. Mi porterò il loro sorriso dentro per sempre.

Sono contentissima di aver fatto questa esperienza, di averla voluta fortemente e di aver avuto il "coraggio" di farla. E' come se avessi sempre saputo che sarebbe andata così. Bellissimo. E la cosa strana è che il ritorno non mi spaventa, stranamente (per come sono fatta io) lo sto vivendo benissimo! Probabilmente perché sto talmente bene, sono talmente felice, che vivo tutto in maniera positiva.tutto è più bello, è più tranquillo.. bellissima sensazione.

Adesso torno e mi sembrerà di passare attraverso il trasportatore spazio-temporale, probabilmente a casa tutto sarà rimasto fermo. E chissà se le persone mi leggeranno in faccia l'altra realtà che ho assaporato e vissuto. Chissà.»



http://www.aiutareibambini.it/volontariato/4-testimonianze/438-testimonianza-di-susanna-zanardi-volontaria-per-aiutare-i-bambini-a-teofilo-otoni-in-brasile

giovedì 5 marzo 2009

Fanno sesso con un 84enne e poi lo ricattano, presi due minorenni

05/03/2009, ore 19:12 - I due baby strozzini pretendevano 50mila euro

Fanno sesso con un 84enne e poi lo ricattano, presi due minorenni
di: Nico Falco


Avevano preso appuntamento a casa sua e, dopo aver filmato coi cellulari alcuni giochi sessuali, gli avevano chiesto 50mila euro in cambio del silenzio. Sono stati arrestati per estorsione a sfondo sessuale due minorenni, rispettivamente quindici e sedici anni, che avevano preso di mira un anziano 84enne, a sua volta denunciato per molestie su minori.

E’ accaduto a Padova, l’episodio risale a qualche settimana fa. I due minorenni conoscono l’anziano in un centro parrocchiale e riescono ad entrare in confidenza con lui. Riescono a farsi invitare a casa sua, dove l’uomo vive insieme alla moglie, e lo coinvolgono in giochi a sfondo sessuale. Senza farsi scoprire, filmano tutto col cellulare.

A questo punto, il ricatto: 50mila euro in cambio di quei filmati. L’uomo ha dapprima ceduto, consegnando 4mila euro ai ragazzini, ma poi si è rivolto alle forze dell’ordine. Le banconote da consegnare per la prossima ‘rata’ vengono segnate e lo scambio viene filmato, così i due piccoli aguzzini vengono bloccati subito dopo aver intascato i soldi.

http://www.julienews.it/notizia/cronaca/fanno-sesso-con-un-84enne-e-poi-lo-ricattano-presi-due-minorenni/24327_cronaca_2.html?page=1

Violenza sessuale, 14enne incinta

Violenza sessuale, 14enne incinta
arrestato il convivente della madre
L'uomo è un ecuadoriano di cinquant'anni: la ragazzina era stata costretta ad abortire
Un ecuadoriano di 50 anni è stato arrestato a Milano con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 14 anni, figlia della sua convivente. L'uomo, irregolare e nullafacente, con precedenti per furto, rapina e rissa, il mese scorso si era reso irreperibile dopo che la madre della vittima l'aveva colto in flagrante e aveva deciso di cercare rifugio presso alcuni amici in zona Sarca.

I fatti, di cui l'ecuadoriano dovrà rispondere, risalgono a ottobre, quando l'uomo, già ospite nel bilocale del figlio, fece venire ad abitare nella sua stanza anche la convivente di 30 anni del Guatemala e i suoi due figli: un maschio di 12 anni e una femmina di 14. Nella notte, però, l'uomo s'infilava nel letto della ragazzina o la costringeva a venire nel suo letto per poterla palpeggiare; fatto ripetuto - secondo l'accusa - almeno otto volte.

A fine dicembre la violenza completa e a febbraio la scoperta da parte della ragazzina di essere incinta e quindi l'aborto. Scatta la denuncia e le indagini. L'uomo si rende irreperibile fino al 28 febbraio, quando si costituisce dai carabinieri, che eseguono il fermo disposto dal magistrato. Il fermo è stato convalidato.

(05 marzo 2009)

http://milano.repubblica.it/dettaglio/violenza-sessuale-14enne-incinta-arrestato-il-convivente-della-madre/1600128

Abusi su bimbe e minorenni

Nel napoletano in manette un cameriere ucraino di 31 anni che ha molestato una bambina di sei anni
A Palestrina i carabinieri hanno fermato un romeno di 27 anni che ha minacciato una 15enne
Abusi su bimbe e minorenni
ancora arresti e denunce
A Salerno un uomo in carcere per aver violentato la figlia



NAPOLI - Nuovi episodi di abusi sessuali e molestie su minori. A Boscoreale, nel napoletano, i carabinieri hanno arrestato un ucraino di 31 anni accusato di violenza sessuale nei confronti di una bimba di sei anni. In provincia di Salerno un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver abusato della figlia. Ancora un caso a Milano, dove una ragazzina di 14 anni è rimasta incinta dopo essere stata ripetutamente violentata dal convivente della madre. A Genova, una bambina sudamericana di 12 anni ha raccontato di essere stata violentata in casa tre anni fa. A Palestrina fermato un cittadino romeno di 27 anni, accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una 15enne.

Violenza sessuale su una bambina di sei anni. I carabinieri della stazione di Boscoreale, in provincia di Napoli, hanno arrestato R. K., ucraino, 31 anni, residente nel centro vesuviano, accusato di violenza sessuale nei confronti di una bimba di sei anni. Ieri sera, mentre si trovava in un ristorante della zona insieme alla sua famiglia, la bimba è stata molestata dal trentunenne ucraino - munito di regolare permesso di soggiorno e senza precedenti - che lavora nel ristorante con un contratto da cameriere. La piccola è tornata dai genitori e ha raccontato tutto. Sono stati chiamati i carabinieri che hanno arrestato l'uomo, che è stato portato al carcere di Poggioreale. Il cameriere ucraino, secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, ha abusato della bambina all'interno di un retrobottega dove l'aveva portata con la scusa di consegnarle la carta igienica che mancava all'interno del bagno del ristorante, dove la piccola si era recata in compagnia della nonna. Quando è scattato l'allarme l'uomo è scappato ed è stato successivamente rintracciato dai militari nelle strade del centro vesuviano.

Abusi sulla figlia. Avrebbe violentato la figlia - della quale non è stata resa nota l'età - dal giugno del 1997 al luglio dell'anno successivo. Un uomo di 50 anni, nativo di Squinzano (Lecce), ma residente a Eboli (Salerno) è stato arrestato dai carabinieri del reparto operativo di Salerno su ordine emesso dalla procura generale della Repubblica presso la corte d'appello di Salerno, ufficio esecuzioni penali, per violenza sessuale. Deve scontare una pena di tre anni e due mesi di reclusione. E' stato rinchiuso nel carcere di Salerno.


Palestrina, romeno molesta 15enne. A Palestrina, i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi di F.Z., cittadino romeno di 27 anni, accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una 15enne. I complimenti, gli apprezzamenti sempre più pesanti, il tentativo di abbracciarla e infine le minacce, hanno indotto la ragazza a fuggire in lacrime da un bar, attirando l'attenzione di alcuni passanti che non hanno esitato a richiedere l'intervento dei militari. Il romeno ha tentato di fuggire ma è stato rintracciato e trovato ancora in possesso del coltello prelevato dal bancone del locale.

Genova, ragazzina violentata da conoscente in casa. A Genova, una ragazzina sudamericana di 12 anni ha denunciato al Tribunale del minori di essere stata oggetto di una violenza sessuale consumatasi tra le mura domestiche tre anni fa. Secondo quanto rivela Il Secolo XIX, sarebbe stata aggredita e violentata da un amico di famiglia di 19 anni, pure lui sudamericano, che era stato lasciato a casa solo con lei per qualche tempo. Le dichiarazioni della giovane debbono essere verificate da un'indagine.

(5 marzo 2009)



http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/cronaca/violenza-sessuale-4/violenza-sessuale-4/violenza-sessuale-4.html