ARTICOLI E NOTIZIE SULL'INCESTO E LA PEDOFILIA E COME COMBATTERLI.

lunedì 29 marzo 2010

Usa, abusò di 200 bambini. Il Nyt: «Il Papa e Bertone lo coprirono»

Usa, abusò di 200 bambini. Il Nyt: «Il Papa e Bertone lo coprirono»
La salute precaria di padre Murphy e la mancanza di nuove accuse nei suoi confronti sono stati elementi determinanti nella decisione di non punirlo. È quanto ha commentato al New York Times il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, riferendosi al caso di pedofilia, rivelato dallo stesso giornale, che ha coinvolto un prete del Wisconsin e almeno 200 bambini sordi. Un caso che, secondo documenti ottenuti dal New York Times, il cardinale Joseph Ratzinger, attuale Papa Benedetto XVI, e il cardinale Tarcisio Bertone, attuale segretario di Stato Vaticano, preferirono non rivelare.

Padre Murphy, è detto in un comunicato di Padre Lombardi citato dal New York Times, ha certamente abusato di bambini «particolarmente vulnerabili» e violato la legge. Si tratta di «un caso tragico», ha aggiunto.

Lombardi ha però sottolineato che il Vaticano è stato messo a conoscenza del caso solo nel 1996, anni dopo la fine delle indagini. Sui motivi per i quali padre Murphy non sia mai stato punito riducendolo allo stato laicale, il portavoce ha risposto che «il diritto canonico non prevede punizioni automatiche».

Ha quindi aggiunto che la precaria salute di padre Murphy e la mancanza di nuove accuse nei suoi confronti sono stati elementi determinanti nella decisione. Padre Murphy è morto nel 1998, due anni dopo che il Vaticano venne a conoscenza del caso.

25 marzo 2010

http://www.unita.it/news/mondo/96613/usa_abus_di_bambini_il_nyt_il_papa_e_bertone_lo_coprirono

"Sei anni di abusi da un prete"

"Sei anni di abusi da un prete"
di Mariagrazia Gerinatutti gli articoli dell'autore
Girotondi neocatecumenali, chitarre che scandiscono «Venite a me...», ragazzi che sciamano dietro ai cartelli della vergine Maria. Fatalità, c’è il raduno della Giornata mondiale della gioventù e piazza San Pietro è invasa da adolescenti che attendono di incontrare il Pontefice. Loro, gli accusatori del Papa, quattro signori di mezza età, restano un metro al di qua delle transenne. In una mano stringono la foto del cardinale Ratzinger, nell’altra quella di quando erano loro stessi «bambini abusati da preti».

Adesso sono i responsabili della Survivors Network of those Abused by Priests, associazione dei bambini abusati dai preti. Sapevano di padre Murphy prima di leggerlo sui giornali, lo hanno saputo dalle vittime, molti anni fa, e quando sono venuti in possesso del carteggio tra la diocesi di Milwakee e il Vaticano hanno deciso di portarlo a Roma, a San Pietro, come atto d’accusa: «La Chiesa sta cercando di riscrivere la storia, dicendo noi non sapevamo, questo documento dimostra che sapevano e non hanno fatto niente», denunciano, prima che la polizia arrivi a portarli via, in commissariato per due ore, sequestrando tutto. Il carteggio. Una stampa con l’immagine dell’attuale Pontefice Benedetto XVI in abiti cardinalizi. Un’altra con il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone.

La foto di padre Murphy circondato dalla squadra di basket di una scuola americana. Foto di bambini a mezzo busto. Cartoncini con su scritto: «Verità» e «Proteggi i bambini». Qualche foto sono riusciti a salvarla. In una c’è una bambina vestita di bianco: «Sono io, avevo sei anni, lo zio del mio migliore amico era un prete, chiese se potevo aiutarlo in chiesa, mia madre mi disse di mettere il mio vestito migliore e delle scarpe nere, che non mi piacevano: di nascosto me le sono cambiate, uscendo poi sul retro. Quando arrivai dal prete, lui disse che ero una bambina cattiva e che Dio lo aveva mandato per salvarmi. Abusò di me e io pensai che lui sapeva che mi ero cambiata le scarpe di nascosto disubbedendo alla mamma e quella era la punizione. Siamo andati avanti così per sette anni: ogni volta pensavo che non avevo fatto i compiti o ero stata cattiva con il mio fratellino. E non a mia madre non dissi nulla, lei era orgogliosa che il prete mi considerasse speciale e non volevo che sapesse quanto ero cattiva», racconta tutto d’un fiato la sua storia Barbara Dorris di Saint Louis, una signora dai capelli bianchi che lotta perché «ad altri bambini non accada quello che è successo a me».

«L’abuso subito non si cancella mai, resta per tutta la vita», spiega Peter Isely, 49 anni, che adesso lavora come psicoterapeuta e ha in cura anche alcune delle vittime di padre Murphy. «Chi ha raccontato questa storia è un eroe, alcuni non ce l’hanno fatta a sopportare il peso e si sono suicidati». Lui stesso è un bambino abusato: «Avevo tredici anni, andavo a scuola dai frati per diventare sacerdote, l'uomo che abusò di me era il rettore del seminario, ora è morto, non è mai stato allontanato dalla Chiesa».

«La mia famiglia era devota, io frequentavo scuole cattoliche», racconta Barbara Blain. Aveva tredici anni quando è stata abusata dal suo parroco. «Il prete mi diceva “smetti di tremare, non voglio farti niente di male”... Più tardi seppi che altre ragazze nel ‘69 avevano denunciato di essere state violentate, ma la Chiesa lo allontanò dal suo incarico solo nel 1992 quando andai in tv a raccontare quello che mi aveva fatto». Non che la chiesa non sapesse. «Sapeva benissimo, organizzarono anche un incontro con lui, un suo superiore e lo psicologo: lui mi disse, Barbara, sei una persona migliore di me, dimenticati di questa vicenda, fai calare una tenda...». E invece no: «Sono loro che non devono dimenticare, bogliamo che rendano pubbliche le decine di carte tenute segrete in Vaticano sui casi di pedofilia e che i vescovi rimuovano i preti pedofili dal sacerdozio».

26 marzo 2010

http://www.unita.it/news/italia/96671/sei_anni_di_abusi_da_un_prete

Brescia, stupro di gruppo in classe

Brescia, stupro di gruppo in classe
Arrestati due minori, coinvolti altri
Un 14enne e un 15enne sono stati arrestati per una presunta violenza sessuale di gruppo, avvenuta durante l'orario di lezione in una scuola media bresciana. Un terzo ragazzo non è stato arrestato perché ha meno di 14 anni. Nello stupro sarebbero coinvolti anche altri 12 compagni di classe accusati di essersi posizionati in modo da nascondere all'insegnante quanto stava avvenendo. Il docente ha dichiarato ai carabinieri di non essersi accorto di nulla.


L'agghiacciante vicenda risale al febbraio scorso, ma la notizia è stata diffusa soltanto adesso. I due ragazzini arrestati hanno dunque compiuto i 14 anni, ma un terzo che avrebbe partecipato alla violenza ha meno di 14 anni. Gli altri 12 ragazzini che avrebbero nascosto quanto stava accadendo all'insegnante sarebbero tutti di età inferiore ai 14, quindi non imputabili.

Ha 12 anni la bambina che i due baby delinquenti hanno costretto a rapporti sessuali durante le ore di lezione. Gli stupri avvenivano mentre il professore interrogava. I due ragazzi finiti in manette si denudavano e costringevano la ragazzina ad avere rapporti orali.

Da quanto si apprende, i fatti si sarebbero ripetuti più volte.

29/3/2010



http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo477720.shtml

Gb, a 13 anni stupra la sorellastra

Gb, a 13 anni stupra la sorellastra
Lancashir, la vittima ha solo 3 anni
Un adolescente di 13 anni ha violentato una bambina di tre anni, figlia della famiglia cui era stato affidato. Il ragazzo è stato sorpreso dalla madre adottiva, scrive il Mail, che l'ha denunciato alla polizia. Lo stupro è avvenuto nella casa di famiglia in Lancashire. Il ragazzo, che era stato affidato da poco alla famiglia dal tribunale, ha ammesso le proprie responsabilità. La Gran Bretagna è sotto shock.


La madre della vittima, racconta il Daily Mail, rientrando a casa avrebbe trovato il teenager che abusava sessualmente di sua figlia sul pavimento del salotto. Il giovane, oltre a dichiararsi colpevole di questo atto di violenza, ha detto di essere molto pentito.

L'avvocato del giovane, Stephen Townley, ha spiegato che "'il ragazzo ha bisogno di aiuto, è stato lui stesso vittima di molti abusi sessuali in passato" e che dunque bisogna "esaminare meglio il suo caso".

Jeff Brailsford, il giudice del tribunale di Blackpool che si è occupato del caso, ha dichiarato che il ragazzo "ha appreso che il suo è stato un crimine mostruoso" e ha rinviato il processo all'anno prossimo. Nel frattempo il tredicenne sarà sorvegliato da una squadra di specialisti nel Merseyside e seguito da uno psicologo.



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477397.shtml

Usa, stupra le figlie per anni

Usa, stupra le figlie per anni

12/3/2010
Voleva mantenere "pura" la sua stirpe
Un'altra storia agghiacciante su un padre-mostro arriva dagli Stati Uniti. Un uomo, padre di nove bambini, ha violentato le sue cinque figlie, mettendone incinta tre. La vicenda è riportata dal "Times". La drammatica situazione si è protratta per anni. Aswad Ayinde, questo il nome dell'uomo, era convinto che la fine del mondo fosse ormai vicina: stuprando le figlie, voleva mantenere pura la linea della sua stirpe.


In tribunale la ex moglie ha presentato la sua deposizione a proposito di quanto accadeva tra il padre e le cinque figlie. La donna è stata testimone consapevole delle terribili violenze che si consumavano nelle mura della sua casa, ma era anche troppo spaventata per reagire al marito.

"Aveva relazioni sessuali regolarmente con tutte le femmine", ha confessato Beverly Ayinde nel corso di un incidente probatorio, davanti al presidente della corte Raymond A. Reddin, a Paterson, nel New Jersey. "Non ho reagito, avevo paura di reagire", ha ammesso.

Tutti i figli sono stati "scolarizzati" in casa e nessuno è mai stato visitato da un dottore. I "nipoti", sei in tutto, alcuni con gravi problemi fisici, sono stati partoriti in casa, con l'assistenza del padre stupratore e della moglie-nonna. La loro nascita non è mai stata registrata.

La drammatica situazione si è prolungata per anni anche grazie ai continui trasferimenti di casa del nucleo familiare, tra New Jersey e Florida, dal 1985 al 2002. L'uomo si assicurava il silenzio di tutti i membri della famiglia, minacciando di ucciderli tutti se qualcuno avesse rivelato le violenze.

Quando l'uomo è stato finalmente arrestato nel luglio 2006, l'accusa lo ha descritto come un fanatico affetto da paranoie messianiche, convinto di avere "sangue blu" e di doverlo preservare per il benessere della sua stirpe.

Aswad Ayinde, 50 anni, di Atlantic City, sarà processato in cinque differenti procedimenti per i crimini commessi individualmente su ciascuna delle ragazze. Il primo processo inizierà questa primavera.



http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo476310.shtml