ARTICOLI E NOTIZIE SULL'INCESTO E LA PEDOFILIA E COME COMBATTERLI.

mercoledì 30 aprile 2008

L'ORIGINE DELL'INCESTO

Sessualità di Dott.ssa Flavia Rainaldi guida dal 21-03-2000

LE ORIGINI DELL'INCESTO
Come è nato il tabù dell'incesto? Cause biologiche e sociali del divieto più antico del mondo.

La questione del divieto d'incesto è molto controversa e vede schierati su due fronti biologi e antropologi. Secondo i biologi la proibizione dell'endogamia ( cioè l'unione tra consanguinei)deriverebbe dal fatto che essa riduce il successo riproduttivo della specie, producendo una razza uniforme comunque adattata all'ambiente circostante, ma non in grado di mutare ad opera della selezione naturale. Proprio per questo alcune specie di animali, come le anatre, evitano l'accoppiamento con i parenti più prossimi, quali fratelli e sorelle, scegliendo individui leggermente diversi. Questo dato, e quello che sembra indicare una mancanza di attrazione sessuale tra persone cresciute insieme, fa scaturire la seguente ipotesi: la selezione naturale avrebbe prodotto un'inibizione inconscia verso l'accoppiamento di individui molto familiari (Hinde). Questa ipotesi però non è in grado di spiegare le diversità culturali legate ai tabù dell'incesto. A questo riguardo gli antropologi fanno notare che in alcune società il divieto di accoppiarsi con determinate persone deriva solo in minima parte dai legami di sangue. E' il caso degli aborigeni austrialiani, presso i quali vige la legge del totemismo. Le tribù sono divise in piccoli gruppi ognuno dei quali prende il nome del suo totem. I membri dello stesso totem non possono contrarre matrimonio o avere rapporti sessuali tra loro. L'esogamia legata al totem va quindi oltre la difesa d'incesto tra consanguinei. Secondo Freud la sostituzione della consanguineità reale con la parentela totemica, rivela l'enorme senso di orrore che questo popolo nutre nei confronti dell'incesto. Ogni società ha poi un suo modo di classificare la parentela e fattori come eredità, potere e proprietà possono influire sull'osservanza del divieto di incesto. E' il caso di alcune società arabe in cui l'alleanza tra fratelli viene sancita dall'unione matrimoniale dei loro figli. Tutto ciò crea delle contraddizioni in quanto la cultura islamica è particolarmente attenta a questo divieto: è addirittura vietato il matrimonio con la propria balia e con le figlie e le sorelle di questa. Un simile atteggiamento lo abbiamo trovato anche presso gli ebrei i quali hanno sempre mostrato un apparente disdegno verso l'incesto che veniva punito con fustigazioni e lapidazioni. Questo atteggiamento però era in netto contrasto con la "legge del levirato", secondo la quale la donna vedova doveva sposare il fratello del defunto. Nella civiltà degli Inca solo il re poteva sposare la propria sorella, madre o nipote. A chi non osservava questo divieto venivano cavati gli occhi.Anche i faraoni egiziani consideravano l'incesto come un requisito regale. I sovrani di queste civiltà infrangevano intenzionalmente questo divieto per affermare la loro posizione di superiorità e di potere assoluto. Possiamo quindi affermare, per concludere, che il divieto di incesto non dipende solo ed esclusivamente da influenze biologiche ma anche dagli aspetti socio-culturali dei diversi popoli. Abbiamo però anche visto come, in certi casi, gli uomini abbiano infranto questo tabù per soddisfare la loro personale sete di beni e di potere o per affermare la loro, quanto mai presunta, "superiorità".

Nessun commento: