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venerdì 1 maggio 2009

Violenta le figlie di 5 e 6 anni e le ustiona con le sigarette

Violenta le figlie di 5 e 6 anni e le ustiona con le sigarette


TORINO - Le sue bambine avevano appena compiuto 5 e 6 anni. È stato allora che ha cominciato a tormentarle. Le obbligava a spogliarsi e a restare nude in casa, le accarezzava e le costringeva a toccarsi. Guardava con loro film porno, poi si masturbava. E se le piccole facevano i capricci, sapeva come rimetterle in riga: dopo aver fumato una sigaretta, spegneva sulla loro pelle il mozzicone ancora acceso. M.O., tunisino di 35 anni, è stato rinviato a giudizio ieri mattina con le accuse di maltrattamenti e violenza sessuale aggravata dal fatto che chi l’ha subita aveva un’età inferiore ai dieci anni. Solo per quest’ultimo reato, l’uomo rischia una condanna da 7 a 14 anni di reclusione. Peccato, però, che di lui si siano nel frattempo perse le tracce. Il tunisino, infatti, è sparito. E ancora oggi non si sa bene che fine abbia fatto. È una vicenda di degrado estremo quella contenuta nel fascicolo d’indagine del sostituto procuratore Stefano Demontis. Una vicenda che racconta di abusi sessuali e di botte da orbi. Botte che l’uomo riservava anche alla giovane moglie, costretta a subire in silenzio per anni. Per otto anni, per l’esattezza: dal 1998 al 2006. Mentre nel 2003 sono cominciati anche gli abusi nei confronti delle due figlie, nate rispettivamente nel ’97 e nel ’98. Quando l’uomo ha rivolto le prime attenzioni alle bambine, queste avevano appena compiuto 5 e 6 anni. Le piccole hanno dovuto subire in silenzio fino al 2006, quando hanno deciso di denunciare il padre dopo essere scappate di casa in compagnia della madre. A prendersi cura di loro, a quel punto, sono stati alcuni psicologi e assistenti sociali, che hanno raccolto, in particolare, le confidenze di una delle due piccole vittime. Nei confronti dell’uomo (assistito dall’avvocato Roberto Castelli), non è stato tuttavia mai emesso alcun ordine di custodia cautelare, ma solo una denuncia per maltrattamenti e violenza sessuale. Ieri mattina, M.O. non era in aula. È scappato, ha fatto perdere le proprie tracce. Il giudice per l’udienza preliminare Elibetta Chinaglia lo ha comunque rinviato a giudizio. Ma è quasi certo che non si presenterà in tribunale per l’inizio del processo.


Mi viene proprio da dire ” SE QUESTO E’ UN UOMO O UN MOSTRO”, lo sanno bene le figliolette di 5 e 6 anni che hanno dovuto subire atroci violenze dal padre. Le costringeva a camminare nude in casa, sulla tenera carne ci sono ancora i segno delle sigarette dove il padre usava spegnerle.Nei confronti dell’uomo (assistito dall’avvocato Roberto Castelli), non è stato tuttavia mai emesso alcun ordine di custodia cautelare, ma solo una denuncia per maltrattamenti e violenza sessuale. Ieri mattina, M.O. non era in aula. È scappato, ha fatto perdere le proprie tracce.

22 01 2009

http://www.dalpaesedeibalocchi.com/?p=1874#more-1874

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