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lunedì 3 marzo 2008

FILM TEDESCO SULLA PROSTITUZIONE INFANTILE

I bimbi scomparsi di Damian Harris.

Berlino, 9 febbraio 2008 - Prostituzione, tratta dei bambini, pedofilia: al secondo giorno di concorso, a scuotere la Berlinale è l'indipendente 'Gardens of the Night': ritratto di un'America allo sbando e senza speranze, con un cameo di John Malkovich nell'inedito ruolo di un assistente sociale.

Scioccante odissea di una bambina qualunque, strappata alla famiglia all'età di 8 anni e da allora catapultata nell'inferno del sesso a pagamento fino alla vita di strada, il film di Damian Harris si propone come scioccante denuncia di un dramma di proporzioni inimmaginabili. Un fenomeno che i titoli di coda quantificano nelle allarmanti cifre di 1,3 milioni di minori, che oggi vivono per le strade degli Stati Uniti. Un esercito di giovanissimi, per il 60% vittime di violenze o abusi che, sempre in base alle stesse statistiche, subirebbero anche un adolescente americano su tre fra le ragazze e uno su sette fra i maschi.

Forza della denuncia e pugno allo stomaco sono tutte nella storia della piccola Leslie e dell'amico Donnie: volti sconosciuti per il nostro cinema, che il figlio d'arte di Richard Harris trasforma in compagni di reclusione e sventura. Giovanissimi agli antipodi, figli della borghesia ricca una e del proletariato nero l'altro, che il destino spinge prima tra le grinfie di un pedofilo e poi a vendersi sul marciapiede. Niente immagini hard, il regista affida lo shock alla violenza appena accennata e al realismo delle riprese.

Fotografia sgranata e pellicola sporca sono al servizio dell'impietosa radiografia di un sottobosco di 'marchettari' bambini, 12enni già rotti a droga e prostituzione, transessuali preadolescenti. Queste le amicizie e questo il destino a cui il film condanna i protagonisti. Non basta liberarsi dal giogo degli aguzzini, è il cupo messaggio di 'Gardens of the Night': la violenza sui minori equivale a una condanna a morte.
http://ziczac.it/a/leggi/e8bbb067281921ab39394fdbdce513d4/

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