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domenica 17 febbraio 2008

PEDOFILO RECIDIVO STUPRA NIPOTINA

Agrigento, gip avvia un'inchiesta interna
Lunedì sarà interrogato il pedofilo arrestato venerdì dopo l'ennesimo abuso su una bambina di 4 anni 17-02-2008
AGRIGENTO - «Avvierò un'inchiesta interna per capire se ci sono stati ritardi all'interno del mio ufficio, ma con certezza posso dire che l'imputato è arrivato al processo già libero». Parla il presidente dell'ufficio dei gip di Agrigento, Luigi Patronaggio, che ha processato e condannato a 6 anni e 6 mesi per violenza sessuale Vincenzo Iacono, il pizzaiolo che venerdì notte è stato arrestato per un altro episodio di abusi, questa volta su una bimba di 4 anni, figlia di una sua nipote. Iacono era stato arrestato nel 2004 con l'accusa di avere abusato di tre sorelline di Aragona. Dopo un anno di carcere, il 23 marzo 2005, è stato liberato dal gip per scadenza dei termini di custodia cautelare essendo trascorso più di un anno tra l'inizio della carcerazione e la richiesta di rinvio a giudizio.

OBBLIGO DI FIRMA - Il magistrato gli ha quindi imposto la misura del divieto di dimora in provincia di Agrigento e l'obbligo di firma. Il 14 febbraio, dopo essere andato alla caserma dei carabinieri per firmare, si è allontanato con la bimba, affidatagli dalla madre, e l'ha stuprata. La piccola, tornata a casa, ha raccontato alla mamma quanto era accaduto e la donna l'ha denunciato. La bambina è ricoverata sotto choc all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento ed è assistita da un equipe di psichiatri. «Quando a gennaio l'ho processato e condannato in abbreviato a 6 anni e 6 mesi per due dei tre episodi di violenza per cui era stato rinviato a giudizio l'imputato era già libero - spiega Patronaggio -. Il problema è che le norme fissano termini di custodia cautelare probabilmente troppo brevi». Iacono sarà interrogato lunedì mattina.

VELTRONI - Sulla vicenda è interventuo il leader del Pd, Walter Veltroni. «È del tutto inaccettabile, non è possibile che chi ha già compiuto un reato del genere possa continuare, dovrebbe invece stare almeno agli arresti domiciliari chi è stato condannato in primo grado per questo tipo di reati». Secondo Veltroni «le pene vanno inasprite, serve la mano dura dello Stato per fenomeni di cui pagano conseguenza per tutta la vita i bambini che li subiscono. Il caso di Agrigento testimonia che deve essere portato subito all'attenzione del Parlamento il fatto di varare misure più stringenti e dure».

FINOCCHIARO - E Anna Finocchiaro, neo candidata del Pd alla presidenza della regione Sicilia: «Non possiamo che rimanere allibiti di fronte a ciò che è avvenuto ad Agrigento. La violenza sui minori è uno dei più turpi e vili delitti che percorre i sotterranei della nostra società». Finocchiaro sottolinea come la prima garanzia debba essere la «certezza della pena».

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Commento da Raimondo-ecco questa bimba di soli 4 anni è stata torturata,la colpa è dello Stato italiano che non punisce i pedofili,poi di questo maniaco pedolfilo,ma grande colpa ha questa Signora che

pur sapendo dello zio pedofilo,gli affida la propria piccina,a questa Signora le dovrebbero togliere

la figlioletta,perché ha dimostrato di essere incapace di accudirla!

Voi cosa ne pensate?



http://www.wikio.it/article=45839027

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